sabato 16 marzo 2013

love and death in the fate of Simonetta, the Venus of Florence


At the end of the fifteenth century, Simonetta Vespucci, married to Marco Vespucci,brother of Amerigo Vespucci, was considered the most beautiful woman in Florence.
The young Simonetta was the model not only of Botticelli, but also of many other Renaissance painters.
Florentines were fascinated so much by the beauty of the girl to give her the nickname of "La bella Simonetta".
The Birth of Venus was commissioned by Giuliano de 'Medici,brother of Lorenzo Il Magnifico,to Botticelli and is still by far the best work that is enhanced the beauty of the young lady who posed as a model.
Some historians argue that the same Botticelli was in love with Simonetta, a love never declared, expressed only through the portraits: in addition to the 2 famous painting of the Uffizi Gallery, many of the women in the paintings of Botticelli resemble Simonetta.
The young Simonetta tragically died of tuberculosis at the age of 23 years.
Botticelli asked to be buried in the church of Ognissanti in Florence, where Simonetta had her tomb.
The beauty and charm of Simonetta are mentioned in the book of Rushdie: The Enchantress of Florence.

The historical re-anactement of the passion of Christ

The Historical re-enactment of the Passion of Christ takes place in Grassina the Holy Friday.
The manifestation dates back to 1600: it was little more than a "fiaccolata",procession by torchlight .
Century after century, the event was enriched by the presence of people, animals and music.
Despite the interruptions caused by 2 wars and the flood of Florence, which destroyed the warehouses where the material was collected, in 1983 The Historical re-enactment of the Passion of Christ was reactivated successfully.
 
 
Currently involves about 500 people and 100 actors, recalling the moments of the Passion of Christ through dialogues taken from the Gospels of Matthew, Luke and John.

Rievocazione storica della Passione di Cristo


Le prime notizie storiche della manifestazione risalgono al 1600:era poco più che una semplice processione alle luci delle fiaccole.

Secolo dopo secolo, la manifestazione si arricchì con la presenza di personaggi , animali e musica.

Nonostante le interruzioni dovute alle guerre e all'alluvione di Firenze che distrusse i magazzini dove era raccolto il materiale,nel 1983 venne riattivata con successo.

 
 
Attualmente coinvolge circa 500 figuranti e 100 attori che, rievocano i vari momenti della Passione di Cristo attraverso dialoghi tratti dai Vangeli di Matteo, Luca e Giovanni.

Eataly in Florence

There is great expectation for the opening of Eataly in Florence.

The food chain of luxury founded by Oscar Farinetti, will have its headquarters in Via Martelli in the area who had hosted the historic Library Marzocco.

When the inauguration? by 2013.

Eataly a Firenze entro il 2013

C’è grande attesa per lo sbarco di Eataly a Firenze.La catena alimentare di lusso fondata da Oscar Farinetti, avrà la sua sede in Via Martelli nei locali che avevano ospitato prima la storica Libreria Marzocco e poi la Libreria Martelli.

Il progetto prevede il recupero non solo dei locali già destinati a libreria, ma anche di quelli al secondo piano (sempre con accesso da via Martelli) e di altri al pianterreno (con accesso da via Ricasoli).

"L’obiettivo è dedicare la sede fiorentina di “Eataly” al Rinascimento - commenta l’assessore Meuccci - con particolare attenzione alla didattica in materia di biodiversità agroalimentare, prodotti tipici locali ed alimentazione: ci saranno una scuola di cucina e uno spazio per una grande libreria tematica, sia per vendita che per la consultazione, che recupererà la storica funzione dell’edificio».

Il format di “Eataly”, che ha 9 punti vendita in Italia, oltre che in Usa e in Giappone, sarà appositamente sviluppato in modo da garantire il rispetto degli spazi che ospitavano la libreria: la funzione commerciale non potrà infatti superare il 30% della superficie. Al piano terra e primo piano, zone di ristorazione dedicate ai diversi prodotti, accompagnate dalla libreria diffusa e da zone riservate alle produzioni tipiche toscane (dolci, olio extra-vergine, pane, ortofrutta, salumi e formaggi, carne chianina, vino, birra artigianale), oltre che un laboratorio del pane ed aree di degustazione; mentre al secondo piano ci sarà la scuola di cucina sulle eccellenze culinarie (con corsi anche in lingua straniera), aperta anche ad ospitare la didattica per le scuole con sale riunioni per piccoli gruppi, spazi di biblioteca e per degustazioni.

giovedì 14 marzo 2013

lunedì 11 marzo 2013

Amore e morte nel destino della bella Simonetta


Alla fine del Quattrocento, mentre Lorenzo era impegnato nel governo di Firenze, Giuliano si dedicava alle competizioni cavalleresche per vincere l’affetto di Simonetta Vespucci,genovese di nascita e sposata con Marco Vespucci. La giovane Simonetta è stata il modello non solo di Botticelli, ma anche di altri pittori rinascimentali.
Presto, i suoi ritratti erano sparsi per tutta Firenze ed i cittadini erano affascinati a tal punto dalla bellezza della ragazza da darle il soprannome di “La bella Simonetta”.
La Nascita di Venere fu commissionato a Botticelli da Giuliano di Piero de' Medici e rimane in assoluto l'opera in cui meglio viene esaltata la bellezza della giovane che posò come modella .

Alcuni sostengono che lo stesso Botticelli fosse innamorato di Simonetta, un’amore mai dichiarato, espresso solo attraverso i numerosi ritratti. Oltre al famoso dipinto della Galleria degli Uffizi, molte delle donne nei quadri di Botticelli assomigliano a Simonetta.

 
 
 
La giovane Simonetta morì tragicamente di tubercolosi all'età di 23 anni. La Nascita di Venere è stata effettivamente completata nel 1485, nove anni dopo la sua morte: Botticelli era ancora in grado di catturare la sua bellezza dal semplice ricordo.
Per richiesta del grande pittore, Botticelli venne sepolto nella chiesa d’Ognissanti a Firenze dove si trovava la tomba di Simonetta.
La Nascita di Venere è uno dei pochi dipinti pagani di Botticelli che non sono stati distrutti dalla Chiesa Cattolica. Si racconta infatti, che Lorenzo il Magnifico avrebbe protetto il dipinto dall’ira della Chiesa per lasciare al fratello Giuliano un ricordo della donna amata.

La bellezza ed il fascino di Simonetta sono ricordati nel libro di Rushdie:L'incantatrice di Firenze.

lunedì 4 marzo 2013

sabato 2 marzo 2013

Francesco Granacci e gli scalpellini di Michelangelo


Mi ha sempre incuriosito questa “voce” che Michelangelo venisse proprio da queste parti per scegliere i suoi scalpellini.
Casale Fontibucci è stato recensito nel libro "The 70's House" edito da Wiley and Sons. "Casale Fontibucci ... was, by repute, originally the home of Michelangelo's stonemason. The site of the house lies on a hill commanding a view down the valley of the Arno to Florence in the distance past the picturesque array of hilltop palazzi and villas in between".

Granacci ed il Buonarroti ..erano amici e Granacci era di Villamagna, che si trova a 2 km. da Le Case di San Romolo.....solo una coincidenza?amo pensare di no!
Sicuramente Francesco Granacci era un buon conoscitore di questi luoghi, delle loro tradizioni e della manualità dei contadini che ci vivevano .
Spesso i miei ospiti mi domandano dettagli sugli scalpellini,pensando che fossero figure professionali ben definite,e rimangono sorpresi, ed anche delusi, quando rispondo che lo scalpellino “nasce” come semplice contadino e nel tempo si differenzia per una particolare abilità e manualità che lo rende speciale e lo fa diventare figura di riferimento quando si devono svolgere lavori particolarmente impegnativi come fare le mura di un’abitazione.
Il contadino,sino all’industrializzazione, che ha progressivamente sminuito e quasi cancellato questa figura,aveva un ruolo complesso ed essenziale nella struttura sociale e nel mantenimento del territorio.
Casale F.,come tutti i casali toscani dei contadini è stato fatto dai contadini stessi con i sassi che venivano “cavati” durante l’aratura dei campi.