martedì 7 dicembre 2010

Natale Capodanno Epifania a Firenze in collina


Firenze Domenica 6 Gennaio dalle ore 14 alle 18 davanti alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il tradizionale appuntamento con la Cavalcata dei Magi. La Cavalcata, costituita da un corteo di figuranti e dai Magi, parte da piazza Pitti, e dopo aver attraversato il Ponte Vecchio, arriva a piazza della Signoria, unendosi ai Bandierai fiorentini. Il corteo prosegue per via Calzaiuoli fino per raggiungere piazza del Duomo, dove i Magi presentano le offerte a Gesù Bambino nel Presepe vivente allestito sul sagrato di S. Maria del Fiore. Nel 1997, in occasione delle celebrazioni per il settimo centenario dalla posa della prima pietra della Cattedrale di Firenze, l’Opera di S. Maria del Fiore ha ripreso un’antica tradizione fiorentina legata al giorno dell’Epifania: la festa dei Magi.
Per ulteriori informazioni: La tradizione dell'Epifania a Firenze


Offerta valida dal 23 Dicembre 2010 al 10 Gennaio2011
Appartamento Lilla ( 2 adulti ) E.60,00 a notte
Appartamento Geranio ( 5 adulti ) E.140,00 a notte
Gratis i ragazzi sotto 12 anni
Enel e gas a contatore
Minimo 3 notti


Segnaliamo ai nostri ospiti alcuni eventi presenti a Firenze durante le Feste

Il Piccolo Principe a Firenze

Strepitose auto d'epoca a Firenze


Per ulteriori informazioni vedi:

Tutti gli eventi a Firenze e dintorni
Firenze city

Per prenotare ed avere ulteriori informazioni:
055-698101
339-6672100
casalefontibucci@libero.it
http://www.casalefontibucci.it/


venerdì 3 dicembre 2010

Anche io......amo Firenze

Il blog Io amo Firenze è un utile ed intelligente modo per "spigolare" - ovviamente sempre con amore - fra tutte le novità riguardanti la complessa ed articolata realtà di Firenze
Elena --l'autrice del blog - lo fa egregiamente !

Mercatini di Natale a Firenze e dintorni

Per i patiti dei Mercatini di Natale che, tuttavia, sono pigri e non vogliono affrontare un lungo e faticoso viaggio verso le tradizionali sedi del Nord, ecco una soluzione a portata di mano.......piede e portafoglio!


Mercatino di Natale in Santa Croce

Natale:sacro e profano

Il Natale è una feste eminentemente religiosa,non a caso un tempo si scriveve sempre Santo Natale!
...ma  anche a Firenze non mancano le occasioni per divertirsi

Firenze di notte




Dal B&B  Casale Fontibucci  Firenze appare un po' misteriosa!

Cenone della Vigilia di Natale

Ecco un buon antipasto!
Verdure ,pesce...il tutto accompagnato dalla famosa Salsa aioli

giovedì 2 dicembre 2010

Natale a Firenze

Per tutto il tempo natalizio fino alla domenica successiva all'Epifania, (festa del Battesimo di Gesù), è visibile in Duomo il "Presepio" voluto dal Capitolo e dall'Opera di S.Maria del Fiore a partire dal 1995.

In una capanna posta nella navata centrale ed ispirata all' "Adorazione dei Magi" di Domenico Ghirlandaio, trovano posto undici figure in terracotta derivate da originali cinquecenteschi (di Benedetto e di Santi Buglioni) e modellate dall'artigiano fiorentino contemporaneo Carlo Reggioli.

 Nella notte di Natale, dopo la liturgia eucaristica solenne, l'Arcivescovo, accompagnato dal clero di S.Maria del Fiore, vi depone simbolicamente l'immagine del neonato Redentore.

Per trascorrere le feste natalizie nella pace della campagna toscana, vicino a Firenze ma lontano dalla confusione e dal traffico cittadino, vieni a trovarci a Casale Fontibucci

App. Lilla
Weekend lungo Arte e Natura" - n. 3 notti per 2 persone Euro 180,00

Per festeggiare un compleanno, un'anniversario...
App.Geranio
Weekend lungo Arte e Natura" - n. 3 notti per 5 persone Euro 360,00
Per festeggiare un compleanno, un'anniversario...

Per prenotazioni e maggiori informazioni
055-698101 oppure 339-6672100
http://www.casalefontibucci.it/contatti.htm
casalefontibucci@libero.it





martedì 30 novembre 2010

Le origini fiorentine di Lady Chatterley

Le origini fiorentine di Lady Chatterley


A Scandicci D.H. Lawrence scrisse la prima versione del suo celebre romanzo

Bisogna prendere il tram in direzione di Scandicci e, scesi all’ultima fermata al Ponte Vingone, proseguire a piedi, oltrepassare la casa “a pagoda” e poi girare a sinistra per San Polo a un incrocio dove si trovano due cipressi. La strada si fa in discesa e già si può scorgere, sulla collina opposta, Villa Mirenda". Così David Herbert Lawrence descrive il tragitto che porta a quella che fu la sua residenza “fiorentina” da maggio a luglio del 1926, e dove, seduto all’aperto appoggiato al tronco contorto di un olivo, scrisse la prima versione di quello che sarebbe diventato il suo romanzo L’amante di Lady Chatterley.
La famiglia Lawrence aveva trovato questa sistemazione grazie ad amici inglesi residenti a Firenze e la prese in affitto al prezzo di 3000 lire per quattro mesi. Un luogo appartato, un isolamento cercato da D.H. Lawrence, che racconta nelle sue lettere all’editore di aver perso l’interesse per la scrittura. Eppure è proprio in questo periodo che, nel giro di un mese, Lawrence completa la prima stesura de L’amante di Lady Chatterley, iniziando subito dopo la seconda (che terminerà nel marzo 1927). La terza versione, quella definitiva, vede la luce fra il dicembre 1927 e il gennaio 1928.
Intanto, dall’Inghilterra e dall’America i suoi editori avevano già rifiutato la pubblicazione: il romanzo era troppo osceno. Ancora una volta, Lawrence trovò “rifugio” a Firenze: il suo amico Pino Orioli, libraio fiorentino, lo mise in contatto con una piccola tipografia locale, La Giuntina, che accettò di stampare il romanzo, pur sapendo che sarebbe stato proibito («Oh, ma sono cose che noi facciamo tutti i giorni!», avrebbe commentato lo stampatore alla descrizione dei contenuti del libro). Nel giugno 1928 furono pronte le prime copie e Orioli si incaricò di spedirle ai librai inglesi e americani che le richiedevano per venderle sottobanco.

La storia del romanzo, fra censure, tagli, versioni clandestine, è un romanzo a sé: basti pensare che la prima versione completa de L’amante di Lady Chatterley potè essere pubblicata e circolare liberamente in Inghilterra

lunedì 29 novembre 2010

Il teschio di diamanti in mostra a Palazzo Vecchio a Firenze


Da venerdì scorso, 26 novembre, fino al primo maggio Palazzo Vecchio a Firenze ospiterà il teschio tempestato di diamanti dell'artista inglese Damien Hirst, titolo 'For the Love of God'. Si tratta di un'opera assai discussa, divenuta un vero oggetto di culto contemporaneo, dal valore di 100 milioni di euro. 'For the Love of God' è un calco di platino di un teschio umano in scala reale tempestato di 8.601 diamanti per 1.106,18 carati.

Dopo essere stata esposta a Londra, al White Cube, nel 2007 e ad Amsterdam, al Rijksmuseum, nel 2008, l'opera del più quotato artista vivente è giunta ora in Italia ed è esposta a Firenze. I visitatori che fino al primo maggio 2011 si recheranno a Palazzo Vecchio potranno ammirare l'opera nella Camera del Duca Cosimo I.
Sulla fronte del teschio 'For the Love of God' è incastonato un grande diamante rosa a forma di goccia anche noto come 'la stella del teschio'. I denti sono stati ricavati da un cranio vero risalente al Settecento, acquistato dall'artista a Londra.
Foto: ansa.it
da Excite
Il Teschio di Diamanti

sabato 30 ottobre 2010

Bronzino. Artist and poet at the Court of the Medici

Bronzino. Artist and poet at the Court of the Medici

From September 24 to January 23, Palazzo Strozzi
Info: 055.2469600
The exhibition Bronzino. Artist and Poet at the court of the Medici is held at Palazzo Strozzi from September 24 to January 2011.
In 16th century Florence Bronzino was an influential painter. Not just because he was the official portrait painter of the court of Cosimo I, but also because he mixed with all the great people of his time: Pontormo, a dear friend of his, Benvenuto Cellini, Baccio Bandinelli and “il Tribolo”.
And his chief pupil was Alessandro Allori, later also known as “the second Bronzino”
This event is a first, as no one had ever devoted a monograph exhibition to this painter before. Now Florence has decided to set up one and in a way the town is a sort of “scattered” museum, as it holds works of the artist in many important locations of Florence.
The exhibition will present ninety works of the artist, seventy of which are paintings that comprise almost all of his artistic production. Some of the works are very well-known, such as the beautiful, melancholic face of Eleonora of Toledo, the Spanish wife of Cosimo I, which was also chosen as the central piece of the exhibition.

lunedì 25 ottobre 2010

Bronzino, un pittore di corte

Nessuno aveva mai dedicato una mostra monografica a questo artista e ora lo fa la città di Firenze, che fra l’altro è per Bronzino una sorta di museo diffuso, ospitando sue opere in molti luoghi importanti della città.
Nella Firenze cinquecentesca Bronzino era un pittore autorevole. Non solo perché era il ritrattista ufficiale della corte di Cosimo I, ma anche perché frequentava tutti i “grandi” dell’epoca: Pontormo, suo caro amico, Benvenuto Cellini, Baccio Bandinelli, il Tribolo. E aveva come allievo prediletto Alessandro Allori, che infatti verrà chiamato “il secondo Bronzino”
La mostra Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici è in Palazzo Strozzi, aperta dal 24 settembre al 23 gennaio 2011.
In esposizione novanta opere dell’artista, di cui settanta sono tavole che mostrano in maniera quasi integrale il corpus della sua produzione artistica. Alcune opere ci sono molto familiari, come il dipinto con il bel volto malinconico di Eleonora da Toledo, la moglie spagnola di Cosimo I scelta anche come immagine simbolo della mostra.
Altre meno , perché vengono da musei all’estero o sono mostrate in esclusiva per la prima volta, come le tre opere Cristo crocefisso, San Cosma, Cristo portacroce.
Tutte le opere esposte sono state restaurate, rendendo particolarmente vivi e brillanti i colori e le espressioni, nonché i dettagli degli abiti delle figure rappresentate; come in ogni restauro che si rispetti, poi, sono affiorate piccole curiosità, cose disegnate dall’artista e poi cancellate.
La mostra prosegue idealmente fuori dal palazzo, conducendo il visitatore (grazie anche al "passaporto" appositamente realizzato e alla cartina tematica) in luoghi fiorentini dove si trovano le opere di Bronzino: la Basilica della Ss Annunziata, San Lorenzo, Santa Croce, Santa Felicita, le Gallerie dell’Accademia e degli Uffizi, Palazzo Vecchio (dove si trova la Cappella completamente affrescata per Eleonora da Toledo) e i musei Stibbert, Bardini e Casa Siviero.
L’acquisto del biglietto alla mostra in Palazzo Strozzi dà diritto ad un Bronzino Pass che permette l’accesso a prezzo scontato ad alcuni dei luoghi qui elencati.

giovedì 9 settembre 2010

Silvano Campeggi espone i suoi quadri nell'Oratorio di Santa Caterina a Bagno a Ripoli

«Le maggiori famiglie fiorentine, già a partire dall'età di Dante, si impadronirono della grande maggioranza delle terre che circondavano la città, spingendosi anche nel Mugello, nella Valdipesa, nella Valdelsa, nel Valdarno. I proprietari le organizzarono in strutture compatte, i "poderi", e diffusero sui singoli poderi case di abitazione per i loro "mezzadri" cioè per contadini che in cambio della concessione della terra da coltivare dovevano loro corrispondere la metà dei prodotti. A maglie un po' più rade a queste case contadine vennero affiancate le "case da signore", cioè abitazioni nelle quali i proprietari potevano villeggiare nell'estate, raccogliere i prodotti dei poderi, sorvegliare le principali operazioni agricole come la mietitura, la battitura o la vendemmia.
Il gusto del bello si sposò con naturalezza a quello dell'utile e all'interesse di ceto, non arrestandosi tuttavia l'opera dei proprietari all'edificazione di ville sempre più belle e spaziose, con giardini, statue, affreschi, ma estendendosi anche alla costruzione di cappelle, chiese, oratori. Tra queste costruzioni, l'oratorio di santa Caterina, tra Ponte a Ema e l'Antella, rappresenta uno degli esempi più cospicui e più antichi. Esso si colloca, fra l'altro, proprio in una delle aree più precoci e più amate di quella penetrazione cittadina in campagna di cui abbiamo detto, vale a dire la fascia collinare a sud dell'Arno». (G.Cherubini)
L'oratorio di santa Caterina delle Ruote a Rimezzano, dall'omonimo fosso che scorre nelle vicinanze, fu costruito nel 1354 per lascito testamentario di Alberto degli Alberti dai figli Giovanni e Jacopo assieme ai cugini Bernardo e Benedetto, figli di Nerozzo, con quella "asciutta semplicità degli elementi architettonici, tipica della produzione edilizia fiorentina agli inizi del XIV sec" (V.Tesi).
Oratorio di Santa Caterina a Bagno a Ripoli

La mostra di Silvano Campeggi , s'è conclusa a Settembre ,dopo uno strepitoso successo .

domenica 5 settembre 2010

Al via i festeggiamenti della Rificolona

La Festa della Rificolona è prossima, i ritrovi per i laboratori degli "artigiani della rificolona" dedicati alla costruzione di rificolone sono gia stabiliti (al mattino del 2, del 3 e del 4 settembre alla Società Canottieri sul Lungarno A. M. Luisa De' Medici).

La festa delle lanternine colorate e luminose tornerà il 7 settembre.
Le sfilate delle rificolone, qualcuno quelle stravaganti luminarie le chiama "rifricolone", si svolgono in tutti i Quartieri della città. Nel Quartiere 1, dopo il ritrovo delle rificolone in piazza Santa Croce, intorno alle 20:00, partirà un corteo accompagnato da musica e animazioni. Il corteo percorrerà Borgo dei Greci, via dei Gondi, piazza della Signoria, via Calzaiuoli, piazza Duomo, via dei Servi e giungerà in piazza SS. Annunziata dove sono previsti i saluti delle autorità
Torna anche la "Rificolona sull'Arno" a cura della Società Canottieri "Firenze": sul Lungarno A. M. Luisa De' Medici, 8, dove lle 21,00 si terrà la sfilata delle rificolone sull'Arno sui classici barchetti dei renaioli e in seconda serata verranno premiate le rificolone più belle.

sabato 4 settembre 2010

Firenze accoglie Leonard Cohen in Piazza Santa Croce

Leonard Choen ha commosso ed entusiasmato il suo pubblico venuto a Firenze ad ascoltare le sue canzoni-poesie  da tutto il mondo.

"Per sua natura, una canzone deve muovere da cuore a cuore". È questa la poetica e la filosofia con cui Leonard Cohen ha costruito non solo la sua carriera artistica, ma la sua stessa vita. Da una montagna sovrastante Montreal a un'isola greca, attraverso un incredibile viaggio che lo ha portato a Los Angeles, ha esplorato quella "remota possibilità umana", divorando sensazioni, senza rimorsi. La sua musica si avvicina alla poesia, al sentimento delle cose sfiorate, allusive solo in apparenza. La grande passione è sempre stata la scrittura, il succedersi delle parole. Negli ultimi trent'anni sono usciti otto volumi di poesie, due romanzi e undici album, che negli States non tutti conoscono. In Europa, invece, il cantautore canadese è un vero idolo. In Polonia vende più dischi di Michael Jackson, e a Cracovia si svolge ogni anno un Leonard Cohen Festival. Innumerevoli personaggi del rock da Nick Cave a Morrissey hanno riconosciuto di essere stati fortemente influenzati dalla musica di questo menestrello delle emozioni. Il tempo di Cohen ha un suo ritmo: "Di solito tendo alla tristezza. Per alcune canzoni ho impiegato diversi anni. Nessuna di essa è stata un parto facile, dopo tutto questo è il nostro lavoro. Tutto il resto va spesso in malora, in bancarotta totale, e così quel che rimane è il lavoro, ed è quello che faccio per tutto il tempo, lavorare, creare l'opus della mia vita. Il nostro lavoro è l'unico territorio che possiamo governare e rendere chiaro. Tutte le altre cose rimangono confuse e misteriose".
Biografia di Claudio Fabretti e Valerio Bispuri

Concerto Cohen a Firenze, tra il pubblico anche Al Pacino

(

giovedì 2 settembre 2010

La Rificolona

The Rificolona



It is one of Florence's more popular tradition: it is called  Rificolona and takets place on Septemebr 7.
Coloured paper lanterns are on display in the city center, held by children very proud of them. You can find plenty of them in piazza Santissima Annunziata.
On the next day, at dawn, the paper lanterns will be held on boats on the River Arno, starting from the City Rowing Society (under the Ponte Vecchio).
This the story of the traditional Rificolona:
The Rificolona, which is mainly for children, takes place in Piazza Santissima Annunziata on the evening of 7 September, the eve of the birth of the Virgin Mary.
Some historians claim this festivity originated with the arrival in Florence of peasants and mountain folk from the Casentino and the Pistoian Mountains, who made the long journey to the city because they wanted to celebrate the religious occasion in the Florentine church of Santissima Annunziata.
The fair that took place in the same piazza on 8 September also provided an opportunity to sell their produce. The peasants lit their path with torches and lanterns of various shapes, which they continued to use once they arrived in the city. Drawing inspiration from these lanterns, the Florentines began to make the first rificolone (paper puppets with lamps inside) using the same bright colours as the clothes worn by the mountain people. The shape of these puppets gradually changed, and they started to be hung from house windows, creating an unusual and rather special atmosphere.

La Rificolona a Casale Fontibucci

Rificolona :un'antica tradizione fiorentina

La Rificolona oggi è una festa della tradizione fiorentina con manifestazioni organizzate e partecipate in tutta la città.

La parola "rificolona", deriva dall'antico termine "fierucola", cioè festa piccola, ma importante.

La sua origine "risale a prima del '900, quando tutti i contadini, il 7 settembre si incamminavano dalle colline di Vallombrosa e Impruneta in una lenta marcia verso Piazza SS. Annunziata a Firenze, sia per rendere omaggio alla Vergine Maria l'8 settembre, sia per vendere i loro prodotti sotto il loggiato dello Spedale degli Innocenti. Se, giunta la sera non erano ancora arrivati in città, i cittadini usavano accendere un lampioncino protetto da un involucro di carta e sorretto da un bastoncino che si chiamava Rificolona." (L.Artusi e A. Valentini in "Le festività fiorentine Tradizioni e ricorrenze dell'anno)
"Negli anni Cinquanta questa pittoresca festa fiorentina si svolse anche sull'Arno e precisamente a monte del fiume, nel tratto fra Bellariva e la pescaia di San Niccolò. Si assisté così alla sfilata delle "rificolone in edizione fluviale": allegorie in cartapesta su maestosi barconi infiorati e illuminati da centinaia di multicolori lampioncini di carta che scivolavano lenti sull'acqua assieme a piccole barchette amorevolmente artigianali, riscuotendo, nel breve viaggio, applausi dall'una all'altra riva." (L.Artusi e A. Valentini in "Le festività fiorentine Tradizioni e ricorrenze dell'anno)
Il clima festoso è accompagnato dalla famosa cantilena:

Ona, ona, ona

Oh che bella rificolona!

La mia l'è co' fiocchi

e la tua l'è co' pidocchi.

E l'è più bella la mia

di quella della zia.



Una tiritera quasi dimenticata, diceva:

"Bello, bello, bello, chi guarda l'è un corbello".

Fa riferimento alle lucerne lo stornello:

"Alla Madonna di marzo si scopano

alla Madonna di settembre si trovano"

Lo stornello fa riferimento alla festività del 25 marzo, le giornate sono allungate, nelle case c'è luce e le lucerne vengono riposte, non servono più per i lavori della sera.

L' 8 settembre le lanterne vengono ripristinate dato che le ore di luce della giornata sono ormai ridotte.

giovedì 29 luglio 2010

Un tè con le farfalle

Nel Tepidarium del Roster ,gioiello d'architettura Liberty,perfettamente restaurato,si può sorseggiare un tè, oppure gustare un Happy Hour con le farfalle che,delicate,volteggiano attorno .

Esperienza delicata e suggestiva da non perdere.

martedì 29 giugno 2010

B&B e Web2

Credo che lo sviluppo che i B&B hanno avuto anche in Italia a partire dal 2000,sia dovuto alla caratteristica ben illustrata nell'articolo del blog Travel 2.0
"Il turista di oggi, soprattutto nel settore agrituristico, ha bisogno di conoscere bene la struttura, di vedere chi la gestisce e di viverla, pur se virtualmente, molto prima del soggiorno vero e proprio."

Ha bisogno in pratica del contatto con il lato umano della struttura

giovedì 24 giugno 2010

Passeggiate estive :Tomba etrusca della Montagnola

Tomba della Montagnola a Signa

I Fochi di San Giovanni

Il 24 giugno a Firenze si festeggia il patrono, San Giovanni Battista, colui a cui è dedicato il Battistero.
La giornata è ricca di eventi, che affondano le radici nella storia e si ripetono, anno dopo anno, seguiti con passione dai fiorentini e con interesse dai turisti.
Quest'anno, a causa di precedenti manifestazioni di violenza durante le partite,in Piazza Santa Croce non verrà giocata la partita finale dell'edizione 2010 del Calcio Storico Fiorentino.
La sera invece, s'è svolto un grande spettacolo pirotecnico con i "fochi" di San Giovanni dalle ore 22.
Numerose anche le bancarelle ed i mercati di questa giornata di festa.

Festa e fuochi di San Giovanni Battista a Firenze

dal 24/06/2010 15:00 al 24/06/2010 23:59
Il 24 giugno a Firenze si festeggia il patrono, San Giovanni Battista, colui a cui è dedicato il Battistero.
La giornata è ricca di eventi, che affondano le radici nella storia e si ripetono, anno dopo anno, seguiti con passione dai fiorentini e con interesse dai turisti.
Quest'anno, a causa di precedenti manifestazioni di violenza durante le partite,in Piazza Santa Croce non verrà giocata la partita finale dell'edizione 2010 del Calcio Storico Fiorentino.
La sera invece, s'è svolto un grande spettacolo pirotecnico con i "fochi" di San Giovanni dalle ore 22.
Numerose anche le bancarelle ed i mercati di questa giornata di festa.

giovedì 17 giugno 2010

Artisti stranieri a Firenze

All'inizio del 900, numerosi artisti hanno soggiornato e trovato ispirazione a Firenze
A Wright è dedicata una mostra a Fiesole
Pochi anni più tardi Lawence scriveva a Scandicci  lo "scandaloso" libro L'amante di Lady Chatterly.

Le origini fiorentine di Lady Chatterley :


A Scandicci D.H. Lawrence scrisse la prima versione del suo celebre romanzo
"Bisogna prendere il tram in direzione di Scandicci e, scesi all’ultima fermata al Ponte Vingone, proseguire a piedi, oltrepassare la casa “a pagoda” e poi girare a sinistra per San Polo a un incrocio dove si trovano due cipressi. La strada si fa in discesa e già si può scorgere, sulla collina opposta, Villa Mirenda". Così David Herbert Lawrence descrive il tragitto che porta a quella che fu la sua residenza “fiorentina” da maggio a luglio del 1926, e dove, seduto all’aperto appoggiato al tronco contorto di un olivo, scrisse la prima versione di quello che sarebbe diventato il suo romanzo L’amante di Lady Chatterley.



La famiglia Lawrence aveva trovato questa sistemazione grazie ad amici inglesi residenti a Firenze e la prese in affitto al prezzo di 3000 lire per quattro mesi. Un luogo appartato, un isolamento cercato da D.H. Lawrence, che racconta nelle sue lettere all’editore di aver perso l’interesse per la scrittura. Eppure è proprio in questo periodo che, nel giro di un mese, Lawrence completa la prima stesura de L’amante di Lady Chatterley, iniziando subito dopo la seconda (che terminerà nel marzo 1927). La terza versione, quella definitiva, vede la luce fra il dicembre 1927 e il gennaio 1928.

Intanto, dall’Inghilterra e dall’America i suoi editori avevano già rifiutato la pubblicazione: il romanzo era troppo osceno. Ancora una volta, Lawrence trovò “rifugio” a Firenze: il suo amico Pino Orioli, libraio fiorentino, lo mise in contatto con una piccola tipografia locale, La Giuntina, che accettò di stampare il romanzo, pur sapendo che sarebbe stato proibito («Oh, ma sono cose che noi facciamo tutti i giorni!», avrebbe commentato lo stampatore alla descrizione dei contenuti del libro). Nel giugno 1928 furono pronte le prime copie e Orioli si incaricò di spedirle ai librai inglesi e americani che le richiedevano per venderle sottobanco.

La storia del romanzo, fra censure, tagli, versioni clandestine, è un romanzo a sé: basti pensare che la prima versione completa de L’amante di Lady Chatterley potè essere pubblicata e circolare liberamente in Inghilterra

Di necessità virtù

Questo era il sommesso e sorridente  consiglio della nonna materna , Marianna ,quando recalcitravo di fronte agli impegni -scolastici e non - che dovevo affrontare.
E' stata poi ,per il resto della mia vita ,una specie di formula magica ,l' Apriti Sesamo ,che mi ha catapultato nelle situazioni più inattese ed anche difficili ,ma dandomi la forza d'affrontarle al meglio.
Provare per credere  !.....ed in questi tempi di crisi ,credo che , rendere virtuose le necessità ,sia  il mezzo migliore per arricchire di soddisfazione ,se non di gioia , i mille problemi  quotidiani.

domenica 6 giugno 2010

oggi è domenica

un saluto a tutti, vi invito a venire a prendere il fresco nella mia piscina