sabato 2 marzo 2013

Francesco Granacci e gli scalpellini di Michelangelo


Mi ha sempre incuriosito questa “voce” che Michelangelo venisse proprio da queste parti per scegliere i suoi scalpellini.
Casale Fontibucci è stato recensito nel libro "The 70's House" edito da Wiley and Sons. "Casale Fontibucci ... was, by repute, originally the home of Michelangelo's stonemason. The site of the house lies on a hill commanding a view down the valley of the Arno to Florence in the distance past the picturesque array of hilltop palazzi and villas in between".

Granacci ed il Buonarroti ..erano amici e Granacci era di Villamagna, che si trova a 2 km. da Le Case di San Romolo.....solo una coincidenza?amo pensare di no!
Sicuramente Francesco Granacci era un buon conoscitore di questi luoghi, delle loro tradizioni e della manualità dei contadini che ci vivevano .
Spesso i miei ospiti mi domandano dettagli sugli scalpellini,pensando che fossero figure professionali ben definite,e rimangono sorpresi, ed anche delusi, quando rispondo che lo scalpellino “nasce” come semplice contadino e nel tempo si differenzia per una particolare abilità e manualità che lo rende speciale e lo fa diventare figura di riferimento quando si devono svolgere lavori particolarmente impegnativi come fare le mura di un’abitazione.
Il contadino,sino all’industrializzazione, che ha progressivamente sminuito e quasi cancellato questa figura,aveva un ruolo complesso ed essenziale nella struttura sociale e nel mantenimento del territorio.
Casale F.,come tutti i casali toscani dei contadini è stato fatto dai contadini stessi con i sassi che venivano “cavati” durante l’aratura dei campi.

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