martedì 5 febbraio 2013

FRANCESCO GRANACCI ED IL SUO TERRITORIO: VILLAMAGNA

 
 
 
Le 2 Tavole Borgherini di Francesco Granacci fanno ala al Tondo Doni di Michelangelo nel nuovo allestimento della sala 35 della Galleria degli Uffizi
La sala 35 si trova al secondo piano degli Uffizi. Le sue pareti rosse, come tutte quelle dedicate al Cinquecento del primo piano, conservano i capolavori dipinti a Firenze agli esordi del secolo XVI. Il 'Tondo Doni', completato nel 1508 e fondamentale per la nascita di quella 'maniera' che Giorgio Vasari chiamò 'moderna', occupa il centro della parete di fronte all'accesso. E' il vero fulcro di una stanza che è l'emblema del valore innovativo dell'arte fiorentina in quella stagione cruciale. Nel nuovo allestimento, ai lati del 'Tondo Doni' campeggiano le due tavole dipinte per la camera Borgherini da Francesco Granacci, amico di Michelangelo. Sulle pareti di fianco sono poi esposte le tavole dei maestri che a Firenze diedero vita alle due principali scuole pittoriche del primissimo Cinquecento: a sinistra, la scuola di San Marco, con Fra' Bartolomeo e Mariotto Albertinelli; a destra, la scuola dell'Annunziata, con Andrea del Sarto e il 'compagno' Franciabigio. Di lato alla porta che immette alla sala stanno infine due quadri ascritti allo spagnolo Alonso Berruguete, eccentrico e lirico artista venuto a Firenze agli inizi del secolo XVI, che con Michelangelo e Granacci ebbe buona confidenza. A far da cardine ai dipinti, al centro della stanza, come novità del nuovo allestimento, è posta la monumentale statua di Arianna, nota ai più col nome di Cleopatra. E' proprio con quest'ultimo nome che la menziona il Vasari, quando l'annovera nel gruppo dei marmi ellenistici i quali, a suo giudizio, furono d'un fascino così intenso da condizionare il corso dell'arte, dando avvio, appunto, alla cosiddetta ''maniera moderna''.




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