La Rificolona oggi è una festa della tradizione fiorentina con manifestazioni organizzate e partecipate in tutta la città.
La parola "rificolona", deriva dall'antico termine "fierucola", cioè festa piccola, ma importante.
La sua origine "risale a prima del '900, quando tutti i contadini, il 7 settembre si incamminavano dalle colline di Vallombrosa e Impruneta in una lenta marcia verso Piazza SS. Annunziata a Firenze, sia per rendere omaggio alla Vergine Maria l'8 settembre, sia per vendere i loro prodotti sotto il loggiato dello Spedale degli Innocenti. Se, giunta la sera non erano ancora arrivati in città, i cittadini usavano accendere un lampioncino protetto da un involucro di carta e sorretto da un bastoncino che si chiamava Rificolona." (L.Artusi e A. Valentini in "Le festività fiorentine Tradizioni e ricorrenze dell'anno)
"Negli anni Cinquanta questa pittoresca festa fiorentina si svolse anche sull'Arno e precisamente a monte del fiume, nel tratto fra Bellariva e la pescaia di San Niccolò. Si assisté così alla sfilata delle "rificolone in edizione fluviale": allegorie in cartapesta su maestosi barconi infiorati e illuminati da centinaia di multicolori lampioncini di carta che scivolavano lenti sull'acqua assieme a piccole barchette amorevolmente artigianali, riscuotendo, nel breve viaggio, applausi dall'una all'altra riva." (L.Artusi e A. Valentini in "Le festività fiorentine Tradizioni e ricorrenze dell'anno)
Il clima festoso è accompagnato dalla famosa cantilena:
Ona, ona, ona
Oh che bella rificolona!
La mia l'è co' fiocchi
e la tua l'è co' pidocchi.
E l'è più bella la mia
di quella della zia.
Una tiritera quasi dimenticata, diceva:
"Bello, bello, bello, chi guarda l'è un corbello".
Fa riferimento alle lucerne lo stornello:
"Alla Madonna di marzo si scopano
alla Madonna di settembre si trovano"
Lo stornello fa riferimento alla festività del 25 marzo, le giornate sono allungate, nelle case c'è luce e le lucerne vengono riposte, non servono più per i lavori della sera.
L' 8 settembre le lanterne vengono ripristinate dato che le ore di luce della giornata sono ormai ridotte.
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