martedì 22 gennaio 2013

Francesco Granacci ed il suo territorio: Villamagna




ORATORIO DEL BEATO GHERARDO.
L'edificio sorge a monte di Villamagna, nel luogo dove Gherardo di Villamagna si sarebbe ritirato a condurre vita eremitica. Secondo l'agiografia del santo, dopo essersi fatto eremita gerosolimitano, Gherardo avrebbe costruito lui stesso un oratorio dedicato a San Giovanni in Jerusalem dove nel marzo del 1277 venne sepolto; per edificarlo sarebbe stato aiutato dai commendatari della chiesa di San Jacopo in Campo.

Alla data 13 novembre 1313 l'edificio doveva già essere stato edificato ed era pure circondato da altre case visto che lo stesso giorno Aldobrandino Cavalcanti si impegnò a costruire a sue spese una casa e uno spedale per il prete. Aldobrandino mantenne la promessa e il 10 giugno 1319 risulta che la chiesa era guidata dal rettore Giovanni Tuti.

Nella zona il culto di San Gherardo si fece intenso ed era sostenuto dalla famiglia Bardi, proprietari di numerose terre nella zona. L'oratorio venne arricchito di opere d'arte tra cui un tabernacolo scolpito a bassorilievo, da un sarcofago in pietra sorretto da colonnine con capitelli scolpiti a foglie d'acqua e da un affresco raffigurante la Crocifissione. Nel 1460 per volontà del pievano di Villamagna, Jacopo di Matteo da Rondinaia, l'oratorio venne arricchito con la completa affrescatura delle pareti con le Storie del Beato Gherardo.

Nel XVII secolo venne restaurato e adeguato allo stile barocco del tempo. Ma in seguito iniziò la sua decadenza tanto che il 29 aprile 1723 venne giudicato in completa rovina; il degrado non si arrestò neanche in seguito quando il 7 luglio 1786 fu eretto in cappella e nel 1790 venne profanato e venduto a privati

Stante l'abbandono dell'edificio l'11 marzo 1836 il corpo del santo venne traslato nella pieve di Villamagna. Nel 1840, la proprietaria dell'edificio, la signora Kindt, pur contro la volontà del pievano, restaurò a sue spese la chiesa ma solo nel 1876 il corpo di San Gherardo venne ricollocato nell'arca sepolcrale. Tra il 1891 e il 1893 la chiesa fu restaurata nuovamente per riportarla allo uno stile romanico. I lavori portarono a stonacare le pareti e gli affreschi furono riportati alla luce. Ma il degrado dell'edificio continuò anche durante il XX secolo. Nel 1979 il corpo del santo è stato riportato nella pieve di Villamagna e ancora oggi l'oratorio ha solo la funzione di cappella per il cimitero contiguo.



Nessun commento:

Posta un commento