Pieve di San Donnino a Villamagna
La chiesa sorge al centro del vasto complesso
plebano di Villamagna e consiste in una piccola basilica a tre navate conclusa
con abside circolare e dotata di torre campanaria. La struttura della chiesa è
databile all'XI secolo. Presenta un paramento murario esterno in bozze di
calcare alberese disposte a filaretto con abbondanti letti di posa, ora stuccati
a cemento.
La facciata a salienti mostra all'esterno la
divisione spaziale dell'interno. Al culmine è coronata da una cornice in cotto
che la unisca al complesso della canonica posto a meridione. Al centro si apre
il portale che come l'occhio sovrastante è frutto del restauro novecentesco. Le
fiancate sono entrambe nascoste dagli edifici adiacenti ma il claristorio è
visibile ed è aperto da una serie di monofore.
La tribuna, molto bella, è caratterizzata dal
volume dell'abside nella cui superficie si apre una finestra, forse in
sostituzione di una monofora, inquadrata da due lesene che fanno da sostegno ad
una cornice composta da arcatelle pensili in calcare. Tra il volume dell'abside
e il culmine del tetto si apriva un tempo una monofora a doppio strombo, oggi
tamponata.
Sulla destra si trova il campanile a torre.
Presenta una pianta quadrata ed è suddiviso in sei piani, l'ultimo dei quali
realizzato dopo la seconda guerra mondiale. Nel fusto della torre ci sono poche
aperture ma bella è la monofora con ghiera bicroma; i piani superiori sono
aperti da ampie bifore divise da colonnine in marmo e profondi
pulvini.
L'interno, a tre navate spartite
da sei archeggiature a tutto sesto poggianti su pilastri quadrilateri, è
abbastanza spoglio ma misurato nei rapporti
La quarta e quinta campata di destra sono
decorate da affreschi quattrocenteschi. Al posto dell'ultima campate di destra
si trova la base del campanile al quale si accede attraverso un portale con
archivolto e ghiera in pietra e cotto alternati.
È ricchissima di opere d'arte. Nella navata
destra si trova una tavola con riprodotta la Madonna col Bambino in Trono e
due Santi opera di un ignoto pittore fiorentino dei primi del XVI secolo, una
tela del tardo XVII secolo
raffigurante San Domenico e Santa Caterina in adorazione e un
bassorilievo con la Madonna col Bambino, opera di Lazzaro Cavalcanti detto il Buggiano. A Metà della navata si trova il trittico di Mariotto di Nardo
del 1394. Nella
testata della navata di destra si trovano un organo opera della ditta Agati e
alcuni affreschi attribuiti al Maestro di Signa:
tali affreschi raffigurano un piccolo ciclo in cui sono riconoscibili tracce
della Crocifissione con la Maddalena e San Donnino e un paliotto
monocromo con raffigurata la Madonna e Santi.
Nel presbiterio, sotto l'altare maggiore si
trova l'arca contenente il corpo del beato Gherardo da Villamagna mente sopra l'altare maggiore si trova un
Crocifisso processionario.
Nella testata della navata sinistra si trova la
tela raffigurante la Madonna con il Bambino, San Donnino e San Gherardo
opera di Francesco Granacci. Alla metà circa della navata, sopra un altare,
collocata dentro una cornice rinascimentale si trova la Madonna in trono con
il Bambino e i santi Giovanni Battista, Nicola, Donnino e Sebastiano opera
di David Ghirlandaio. Lo stesso altare è affrescato dal Maestro di Signa con
scene raffiguranti il Presepe, Cristo in Pietà e Dio Padre e gli
Evangelisti.
Sopra il fonte battesimale si trova una tavola
con raffigurati San Giovanni Battista e Sant'Antonio Abate e San Francesco
che riceve le stimmate, opera della metà del XIV
secolo attribuita a Jacopo di Cione.
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